Gli allievi del corso di fashion design dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, diretti dalla professoressa Sabina Albano, renderanno omaggio al grande stilista Gianni Versace, a vent’anni dalla sua scomparsa.
In un evento senza precedenti, i giovani stilisti si esibiranno con le proprie creazioni al Palazzo della Cultura il 25 Maggio 2018, utilizzando preziosi frammenti di tessuto originale, donati da Antonio Caravano, uno dei più grandi collezionisti di Gianni Versace, un raffinato collezionista partenopeo, che ha fatto della sua grande passione un vero e proprio stile di vita, circondandosi di cose belle, e ricercare nel mondo pezzi unici di quelle che sono state le creazioni più suggestive di uno stilista che ha profondamente segnato la storia del costume italiano e della moda nel mondo. Per i nostri allievi stilisti è un modo questo per creare un proprio personale tributo a uno dei fondatori del made in Italy che ispira ancora oggi.
Dopo il grande successo della scorsa manifestazione, i giovani stilisti, raccolti sempre sotto il marchio “ONE”, presentano il loro evento, dove il barocco sarà anche protagonista. Il Palazzo della Cultura ancora una volta la location naturale che risplenderà per l’intera notte. Oro, Bianco, Nero, tutti colori delle pietre preziose.
Dopo il successo della prima edizione, nel 2017, i nostri stilisti del futuro sono tornati con un evento ancora più grande, più importante e con tante sorprese annunciano loro stessi.
Ma vediamo di sintetizzare lo spirito dell’evento moda attraverso anche la descrizione della docente Sabina Albano: “ Tessuti, tasselli di un discorso dal passato. Residui di un racconto prezioso, che ha parlato di moda, di musica, di arte. Giovani menti rileggono i segni di Gianni Versace. Si appropriano dei suoi tessuti e provano trasformazioni sovversive. Nuove mani assemblano frammenti di stoffa secondo nuovi pensieri. I tessuti di Gianni Versace – alcuni di essi – diventano talismani per le creazioni di giovani stilisti. I reperti di un antico, prezioso progetto, si trasformano in vocaboli di un nuovo linguaggio. Una nuova archeologia è possibile. Le icone barocche di Gianni Versace sono i segni che continuano ad attraversare la contemporaneità. Le nuove menti firmano la trasformazione. Leggere la moda, leggere i suoi segni, per riscriverli.
GIANNI VERSACE. IL RIVOLUZIONARIO DELLA MODA ITALIANA.
Difficile raccontare in sintesi l’arte dello stilista. Ma alcuni segni sono evidenti in tutte le sue creazioni, rimasti poi canoni fondamentali delle produzioni successive, anche dopo la sua morte. Il Mediterraneo, il sole, la Magna Grecia, l’oro, le pietre preziose, il barocco, la ricchezza, l’eleganza naturale della donna forte. Ecco chi è Gianni Versace.
Lo stilista ha riscritto la moda degli anni ’80 e l’ha fatto con dei canoni nuovi, diversi, innovativi per quell’epoca se pensiamo che fu il primo a creare il tessuto Oroton e a crearsi direttamente le stoffe raccontando storie intrise di passato e presente.
La Grecia, come la Calabria o l’Africa, l’opulenza di queste grandi terre del Sud. L’animalier, il barocco, la pelle nera,nelle sue infinite sfaccettature, la maglia metallica, i tesori del mare appartengono a Gianni Versace. L’eclettismo delle stoffe di Gianni ridefinirono l’estetica degli anni ’80 e 90.
Tutte le donne volevano indossare gli abiti di Gianni Versace. Perché i suoi abiti non erano abiti per ”mammolette”come li definì Vogue America. In tutto il mondo il simbolo del leone e poi della testa di Medusa trionfava sulle sete e sui velluti.
La Medusa dorata contornata di serpenti, simboleggiava una sensibilità che era al contempo classica, incantatrice, teatrale, appariscente e pericolosa.
Linda Evangelista, Christy Turlington, Kate Moss, Naomi Campbell, sono solo alcune delle top model diventate famose grazie a lui.
Ad introdurre ed aprire la serata evento il direttore Virgilio Piccari che ha evidenziato il ruolo dell’istituzione scolastica nel contesto territoriale, parlando anche di quel Sud che può offrire un’immagine diversa grazie all’impegno e alle opportunità che la nostra terra offre anche in termini di formazione, così come l’Accademia catanese che con i suoi corsi offre concrete opportunità di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro. E quest’anno i nostri allievi stilisti hanno avuto come riferimento Gianni Versace, icona del fashion system internazionale, un ricordo ed un tributo ad uno dei più conosciuti stilisti italiani nel mondo. Cosicché gli allievi hanno utilizzato dei tessuti che appartengono alla collezione di Versace: 6 rarissimi frammenti originali, donati dal noto collezionista Antonio Caravano.
In passerella i simboli e lo stile del grande stilista calabrese, una rielaborazione di quei simboli che ci riportano alla Magna Grecia, al barocco, alla mitologia, al mare, solo per citarne alcuni. Rielaborazioni di uno stile in un gioco tra passato e presente, tra storia e futuro, dove ogni allievo stilista ha presentato la sua idea di moda, i suoi modelli.
In passerella quindi le creazioni di Martina Barbagallo, Antonio Boncori, Marina Cacciola, Chiara Caminiti, Carmelo Carnazza, Chiara Concetta Caruso, Barbara Di Benedetto, Daniele Di Grazia, Dayana Di Fede, Aurora Doci, El Houda Ayed Nour, Gloria Emmolo, Simona Fabio, Chiara Favitta, Alessia Ferraro, Sefora Gallo, Giusy Gelardi, Carla Giarratana, Martina Giuffrida, Elisea Gulisano, Lorena Grisafi, Claudia Maria Ialacci, Nicoletta Laneri, Ilaria La Piana, Sofia Laudani, Federica Leonardi, Ylenia Maio, Alessandra Mauro, Eleonora Marina, Michela Marsiglia, Claudia Nappi, Miriam Nicolosi, Miriana Palmieri, Claudia Patti, Chiara Pirera,Vera Pennisi, Giorgia Pulvirenti, Luna Quinci, Francesca Riolo, Manuela Riolo, Alessandra Risuglia, Miriam Romano, Laura Ruggeri, Lorena Russo, Luca Sangrigoli, Rita Siligato, Giulia Spampinato, Roberta Spinella, Federica Tosto, Desiree Tringale, Valentina Trovato, Damiana Tumino, Valentina Carolina.